Chiara Vinzi e Bolun Yang
Introduzione
Il consumo delle bevande alcoliche in Cina ha da sempre ricoperto un ruolo culturalmente importante essendo storicamente associato a momenti solenni e di svago. Tuttavia, il mercato dell’alcol non è stato esonerato dalla recente influenza del consumismo occidentale, il quale ha seminato il desiderio di diversificare la gamma delle bevande alcoliche consumate in Cina e ha sollecitato la curiosità dei consumatori cinesi relativamente alla cultura occidentale del vino. Ad oggi tale curiosità si è concretizzata rendendo la Cina il quinto mercato al mondo per consumo di vino, dimostrando una certa resilienza nonostante le barriere innalzate dalla pandemia da Covid-19.
In questo articolo analizzeremo le tendenze dei consumatori cinesi e le strategie di marketing per accedere al loro promettente mercato.
I trend dei consumatori cinesi sul tema vino
Il mercato cinese è ancora relativamente giovane in cui i consumatori sono ben segmentati tra i più tradizionalisti, gli avventurosi ed infine i curiosi.
Il consumatore più maturo è il tradizionalista che predilige il consumo di superalcolici come il baijiu; i Millenials e la Generazione Z invece sono coloro che si collocano nella fase di sperimentazione e identificazione del gusto del vino e sono proprio quel segmento della popolazione cinese che attira maggiormente l’attenzione degli importatori di vino in Cina.
Non essendo ancora un mercato maturo ed istruito, la percezione della qualità del vino non è definita e vincolante così come lo è in Occidente e questa spesso ricoprirà una posizione secondaria nel processo decisionale fine all’acquisto.
Tracciando delle linee generali si può affermare che il consumatore cinese prediliga il vino rosso associando la colorazione della bevanda ad una serie di attributi benefici ma anche alle connotazioni tipiche della cultura cinese relative al colore rosso quali per esempio la salute e lo svago.
Il vino bianco invece non è ancora riuscito a scalare le classifiche principalmente a causa del ridotto consumo di bevande fredde in Cina. Tuttavia, un report pubblicato da AliResearch ha mostrato come quest’ultimo stia gradualmente prendendo piede soprattutto tra le giovani donne cinesi. Inoltre, attualmente in Cina si registra una crescente domanda di vini frizzanti come dimostrano le vendite dello spumante italiano Franciacorta in grado di superare quelle del periodo pre-pandemico.
7 passaggi per entrare nel mercato del vino in Cina
1) Conoscenza del mercato locale
Prima di approcciare il mercato cinese è importante essere coscienti della vastità del territorio e di quali siano i luoghi con la maggior concentrazione di consumatori di vino. Tra i dati di questa natura è utile menzionare che il 30% della domanda in termini di vino provenga dalla provincia del Guangdong ed è anche utile sapere che circa 52 milioni di consumatori di vino risiedono in città avanzate come Shanghai, Chengdu, Pechino, Shenzhen e Guangzhou. Se volete un supporto mirato, il nostro team potrà aiutarvi ad analizzare il mercato cinese ed il suo contesto culturale, a verificare come si muovono i competitors già presenti sul mercato e ad elaborare una strategia mirata al posizionamento della vostra cantina.
2) Avere una solida identità del proprio brand
Il popolo cinese prima di allacciare un rapporto commerciale non analizzerà solo il prodotto d’interesse, ma anche la persona ed il brand da cui esso deriva. Per un concetto denominato 面子 miànzi letteralmente faccia o reputazione in senso lato, il cliente cinese desidera inserire nel suo network persone che godono di una buona reputazione, dimestichezza nel settore e di una solida brand identity. È importante ricordare che il consumatore cinese non ha ancora sviluppato una profonda conoscenza del settore enologico per cui le sue scelte saranno principalmente motivate dai fattori succitati.
3) Essere disposti a tradurre il nome della propria cantina
Al fine di emergere tra i numerosi competitors che osservano la Cina come sorgente indiscutibile di denaro, è necessario procedere con consapevolezza e cautela. Molti di essi, probabilmente affezionati al nome della propria cantina o alla notorietà di cui essa gode sul mercato locale, non saranno disposti a fornire una versione del proprio nome in lingua cinese. I fatti mostrano però come diverse cantine occidentali, specialmente quelle francesi, siano state penalizzate dalla difficoltà fonologica riscontrata nella pronuncia dei loro nomi. Al tempo stesso tradurre il proprio nome riponendo il nostro destino nelle mani di un traduttore online è un azzardo non indifferente. La scelta delle sillabe e dei caratteri richiede esperti della società e della cultura cinese a tutti nota per essere intrisa di simbolismi e di connotazioni positive, e soprattutto negative, in grado di cambiare le sorti commerciali del proprio prodotto.
4) L’importanza dell’imballaggio e del prezzo
Come precedentemente evidenziato la qualità del vino non è ancora il solo movente dell’acquisto; infatti, per conquistare i consumatori cinesi è necessario porre maggiore attenzione agli attributi estrinseci del prodotto quali etichetta e prezzo. Anche su questa dimensione occorrerà apportare delle modifiche, in termini di gamma di colore dell’etichetta del vino la scelta consigliata ricadrà sulle tonalità rosse e dorate essendo culturalmente associate al concetto di successo. Un packaging sgargiante e trendy è più adatto ai giovani consumatori, mentre un packaging tradizionale che abbia dei rimandi al luogo d'origine del vino ma al contempo alla cultura target, è più appropriato al target di consumatori dal gusto più conservatore. Sul lato prezzo invece è ormai noto come un costo elevato sia prerogativa di ottima qualità, sulla base di ciò molti consumatori cinesi sono disposti ad investire grandi somme di denaro per poter costruire l’immagine medio borghese associata a coloro che consumano vino pregiato occidentale.
5) Individuare il percorso di acquisto del cliente cinese
Qual è il punto di partenza che conduce il cliente al desiderio d’acquisto? Solitamente l’ispirazione deriva da ciò che si osserva online, da quanto condividono i nostri contatti o da ciò che ci viene raccomandato dai personaggi influenti, la cui popolarità è sinonimo di fiducia. Successivamente si intraprende la strada della ricerca, fase in cui un cliente cinese riuscirà a percepire un senso di affidabilità e di premura nel momento in cui sentirà di essere preso in considerazione nonostante le differenze linguistiche e la considerevole distanza fisica, è per questo che il sito web della propria cantina redatto in lingua cinese contribuisce fortemente a generare conversioni. Infine, vi è la fase dell’acquisto che condurrà poi alla condivisione sui social del prodotto.
6) Creare una presenza digitale
A causa del rinomato Great Firewall le piattaforme social di comunicazione e di acquisto e-commerce adoperate in occidente risultano irraggiungibili dalla Cina. È necessario ricordare che la popolazione cinese è la più digitalizzata al mondo, tanto che dai dati del 2021 pubblicati da Statista il numero di utenti online supera il numero dell’intera popolazione europea. È per questo che per promuovere e vendere i propri prodotti è necessario sbarcare sulle piattaforme digitali di stampo cinese quali 小红书 Xiaohongshu, 抖音 Douyin, 微博 Weibo, 微信 Weixin ma anche piattaforme e-commerce come 天猫 Tmall, JD 京东 JD.com淘宝 Taobao e la precedente 小红书 anch’essa ormai preparata a permettere gli acquisti in piattaforma. Qui potete trovare degli approfondimenti legati alle piattaforme.
7) Avere fiducia nel crescente potenziale dei KOLs
Quando si tratta di promozione in Cina è opportuno entrare nell’ottica delle diverse modalità per pubblicizzare il proprio prodotto; infatti, in Cina affidare la divulgazione dei propri articoli al KOL marketing è ormai la prassi. I KOLs (Key Opinion Leaders) sono personaggi influenti incaricati della sponsorizzazione di prodotti, la cui sede operativa è di fronte ad uno smartphone sintonizzato sulle piattaforme che offrono un servizio di dirette streaming durante le quali mostrare, testare e raccomandare un dato articolo. Il successo delle live-streaming deriva dalla possibilità di poter acquistare i prodotti mostrati direttamente all’interno della piattaforma stessa, ottimizzando drasticamente il tempo di un normale percorso d’acquisto.
Conclusione
Nonostante la crisi causata dalla pandemia, i palati dei consumatori cinesi sono comunque rimasti affezionati al vino d'importazione. Ad oggi la provenienza della domanda di vino importato dall’occidente denota un grande coinvolgimento delle nuove generazioni considerate dei trendsetter del vino. Per non perdere l’opportunità di conquistare un mercato così promettente è essenziale studiare bene i propri passi ed agire con prudenza e saggezza.
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